Ovolo

Etimologia:
dal latino “caesareus” = dei CeSari.
Per la sua eccellente commestibilità.
Nomi italiani: Ovolo, Ovolo buono, Cocco, Fungo dei Cesari.
Morfologia.
È decisamente un fungo di impari bellezza che necessita di essere conosciuto nei vari stadi di crescita. L’intero carpoforo, infatti, all’inizio è completamente racchiuso in un involucro membranaceo bianco (velo generale), successivamente il velo si lacera sotto la spinta del fungo e ne esce un cappello emisferico di un bel colore rosso aranciato uniforme, striato al margine e che crescendo diventa dapprima convesso, poi spianato. Raggiunge taglie di medie dimensioni certe raccolte fortunate parlano anche di oltre i 20 cm di diametro. La sua cuticola è brillante e leggermente umida, ed è facilmente separabile. Le lamelle sono libere, fitte, di un bel giallo dorato. Anche il gambo è interamente di un bel giallo dorato ed è slanciato, cilindrico, attenuato verso l’alto, carnoso, pieno. La sua base è ingrossata ed è avvolta da un’ampia sacca bianca.
Nei tre quarti del gambo è posizionato un anello giallo, ampio, cascante, consistente, striato. La carne è bianca, gialla nelle zone più esterne e sotto la cuticola del cappello. Odore e sapore poco significativi, tranne che negli esemplari troppo maturi nei quali si rileva un forte odore di uova marce.
Habitat.
Cresce tra l’estate e l’autunno in ambienti abbastanza caldi, nei boschi cedili, nelle radure, in boschi di castagni e querce fino a 600 metri di altitudine. I boschi devono essere ariosi, luminosi, il sottobosco deve presentarsi sgombro da troppi detriti.

Comments are closed, but trackbacks and pingbacks are open.